Passi avanti in sanità: investimenti, servizi, nuovi spazi. Le ultime inaugurazioni in provincia di Pesaro e Urbino
All’Ospedale di Urbino inaugurati i nuovi spazi sanitari e presentati gli investimenti per sviluppare un sistema di eccellenza.
C'è una coerenza tra la riforma che abbiamo fatto, che dimostra una forte centralità all’ospedale di Urbino, e le #risorse economiche messe in campo da questa amministrazione; 9,4 milioni per gli ultimi due anni, 7 milioni di euro per i futuri investimenti e 3 milioni e 800mila euro sono stati stanziati per le tecnologie biomediche per gli anni 2016 2019. Altri 3 milioni e mezzo di fondi europei Por Fesr andranno a favore dell'efficientamento energetico.
Nella struttura ospedaliera in questo anno e mezzo si è investito in modo considerevole sia in ambito strutturale con importanti lavori di rinforzo strutturale per il miglioramento sismico del corpo centrale, che tecnologico, rafforzando la diagnostica per immagini, con una nuova #TAC, la Unità Operativa di Gastroenterologia, con una seconda sala endoscopica completamente attrezzata. È stato riorganizzato, inoltre, il piano terra con un nuovo ingresso, la sala riunioni, la cappella, i corridoi di collegamento ed è stata ripristinata anche la scala centrale. Restayling anche per il reparto di oncologia e sale parto
Inaugurato a Sassocorvaro Villa Montefeltro, il Centro avanzato per la prevenzione, diagnosi e cura del Glaucoma.
Continuiamo a investire sui territori, in questo caso attraverso il privato, per la realizzazione di un’attività specialistica di spessore e valore. In questo ospedale di comunità abbiamo previsto 20 posti letto di lungo degenza sempre con il privato che ha iniziato il suo iter per l’attivazione.
L’ambulatorio diagnostico di 2° livello è stato dotato di OCT, argon laser, yag laser, SLT (selective laser trabeculoplastica), microscopio endoteliale e topografo al servizio di medici specialisti di riconosciuta competenza.
Si risponderà cosi in maniera flessibile in base ai vari stadi della patologia: con le nuove strumentazioni infatti, potranno essere trattati i glaucomi precoci (SLT), prevenendo o diminuendo l'utilizzo di farmaci (e conseguente risparmio di costi sociali e per il Servizio Sanitario Nazionale), al contempo migliorando la qualità della vita del paziente. Nelle foto tutte le prestazioni erogate a Villa Montefeltro.
Fossombrone. Ceriscioli ha inaugurato la nuova risonanza magnetica
Il presidente della Regione Luca Ceriscioli, accompagnato dai responsabili del comparto sanità ha inaugurato ieri mattina a Fossombrone la nuova risonanza magnetica e a Macerata Feltria il centro dialisi con quattro posti letto. Per quanto riguarda l’ospedale di Fossombrone «la risonanza magnetica – è stato sottolineato – entra subito in funzione per tagliare le liste di attesa» con la garanzia che la Regione sta provvedendo anche a potenziare il personale tecnico per rendere la nuova macchina utilizzabile a ritmo continuo. «Un bel traguardo anche se con un ritardo di circa tre anni – ha sottolineato il sindaco Gabriele Bonci – ma vorrei ricordare quelli che erano gli impegni presi nel 2014 dall’allora assessore regionale Mezzolani che per la struttura di Fossombrone prevedeva l’attivazione del servizio di day surgery e di 20 posti letto di lungodegenza. Così come si conferma sempre più impellente la riattivazione del Punto di primo intervento». Su quest’ultimo punto Ceriscioli è stato chiaro: «Occorre che i parlamentari che rappresentano il territorio operino per rivedere i parametri imposti in sede nazionale. Non è cattiva volontà della Regione se il Ppi non c’è». Sulla questione dei venti posti letto di lungodegenza l’unica via da percorre resta quella della convenzione con il privato. Un’affermazione fatta non in pubblico ma in una breve intervista con il cronista. Resta in sospeso più che mai il day surgery. Certo è che Fossombrone necessita di un’azione concordata e unitaria tra tutte le forze politiche, sociali e culturali. I risultati indispensabili per la comunità si possono ottenere solo ricorrendo ad una strategia intelligente. Non certo a lamentele e critiche continue che non ottengono alcune effetto pratico.
Un investimento di 900 mila euro per rafforzare i servizi sanitari a Fossombrone e Macerata Feltria. Ceriscioli alle cerimonie di inaugurazione: “Tecnologie sul territorio per prestazioni di qualità”
Migliorano i servizi sanitari nell’Area Vasta 1, con un investimento complessivo di 900 mila euro, servito per realizzare la nuova risonanza all’Ospedale di comunità di Fossombrone e il nuovo Centro dialisi del presidio territoriale di Macerata Feltria, con il taglio del nastro effettuato da una paziente in cura che ha portato la propria testimonianza e il ringraziamento dei pazienti interessati. Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, ha partecipato alle cerimonie di inaugurazione, alle quali hanno preso parte le autorità locali, diversi nuovi parlamentari delle Marche e il direttore generale Asur Marche, Alessandro Marini. “Il messaggio che lanciamo oggi è molto semplice: si continua a investire nelle strutture del territorio perché la riorganizzazione sanitaria, assumendo ogni realtà il proprio ruolo, ha bisogno poi di crescere in termini di tecnologie e servizi alla comunità - ha detto il presidente Ceriscioli - La parte radiologica dell’ospedale di Fossombrone è particolarmente sviluppata perché ha una TAC nuova, una risonanza articolare nuova, un mammografo di ultima generazione, un Telecomandato (radiologia anche questa di ultima generazione) e due ecografi digitalizzati, in rete con tutte le strutture dell’Area Vasta 1. Un esame può essere svolto e letto in tutte le strutture interessate, senza necessità di spostare i pazienti. Quindi veramente delle tecnologie al servizio delle esigenze locali. Questo offre la possibilità di dare ai cittadini quello di cui hanno bisogno in termini di risposte mirate”. A Macerata Feltria, ha ricordato il presidente, “il problema era legato a una necessità del territorio perché la vecchia struttura era stata dichiarata inagibile”. Oggi è già operativa per la parte nefrologica e con il nuovo investimento “diamo una risposta essenziale a chi, più volte alla settimana, deve recarsi presso una struttura di dialisi. Ora trova il centro di cui ha bisogno vicino a casa. Un segno molto chiaro della volontà di superare quel pessimismo naturale che matura durante i cambiamenti, perché si pensa sempre a quello che si perde e non a quello che arriva”. Ceriscioli ha poi sollecitato i neo parlamentare a impegnarsi sulle questioni di governo che impattano sulla gestione della sanità regionale: fondo sanitario adeguato ai servizi territoriali, tetto di spesa del personale, dotazione dei medici. La risonanza magnetica nucleare di Fossombrone è del tipo a basso campo, per gli esami articolari degli arti e della colonna. Ha comportato lavori all’interno del reparto di diagnostica per immagine dell’ospedale, con nuovi spazi e impianti dedicati. I lavori, per un importo di 600 mila euro, hanno interessato la realizzazione del corridoio, di un locale con la cabina di risonanza, lo spogliatoio per i pazienti, la postazione di lavoro e una di visita, oltre a un ambulatorio e a uno studio medico, due uffici e due depositi. Hanno richiesto rinforzi strutturali del solaio, nuove partizioni interne, impianti elettrico, idrico, scarichi, riscaldamento e condizionamento. La nuova strumentazione è ideale per studiare l’intera anatomia muscoloscheletrica. Sarà impiegata, in particolare, per gli esami alla cervicale, lombare, anca e spalla. È una risonanza “aperta”, di particolare gradimento per i pazienti sofferenti di claustrofobia. L’avvio dell’attività per gli esterni inizierà con esami strumentali degli utenti già prenotati sull’Ospedale di Urbino, allo scopo di ridurre le attuali liste di attesa. In un secondo momento si apriranno le agende Cup (centro unico di prenotazione) per dare a tutti la possibilità di prenotarsi. Il nuovo Cal (Centro dialisi e assistenza limitata) è stato realizzato al piano terra del Presidio di Macerata Feltria. Sviluppa una superficie di 185 mq, è organizzato con una sala d’attesa, un corridoio centrale che collega la sala dialisi con quattro postazioni (38 mq), due spogliatoi (uomini e donne) con bagno, l’area accettazione e la segreteria, l’ambulatorio medico, l’area per il personale sanitario, magazzino e sala macchine. I lavori hanno richiesto 300 mila euro e interessato, oltre l’impianto dialisi, la suddivisione interna e l’impiantistica. Nel settembre 2016, in seguito alla verifica tecnica relativa alla vulnerabilità sismica del Presidio Lanciarini di Sassocorvaro, la dialisi, trovandosi nella zona che non aveva superato le prove di staticità, era stata disattivata e i pazienti presi in carico dal Centro del Presidio Ospedaliero di Urbino. Ora il servizio, completamente ristrutturato, viene riaperto a Macerata Feltria con le più moderne tecnologie e un avanzato modello di cura. Sarà tra i pochi, a livello regionale, a lavorare con le tecniche migliori, integrando la più avanzata ricerca all’attività clinica.
Inaugurati nuovi servizi al Centro Ospedaliero Santo Stefano a Cagli
Aggiunti 10 nuovi posti letto di lungodegenza post-acuzie ospedaliera al centro di Riabilitazione. Ceriscioli: “Un bell’intervento grazie ad una collaborazione tra pubblico e privato che serve a dare sempre più servizi ai cittadini. Chi viene qui trova una struttura privata convenzionata: per il cittadino è come andare in una struttura pubblica con un ambiente di grande qualità e professionisti".
30 APR - Si ampliano i servizi del Centro Ospedaliero Santo Stefano di Cagli (PU) con l’attivazione di 10 nuovi posti letto di lungodegenza post-acuzie ospedaliera.
Il Centro di Riabilitazione Santo Stefano di Cagli opera dal 2008, dopo aver assunto in locazione un reparto inutilizzato dell’ospedale A. Celli e, fino ad oggi, era organizzato su 20 posti letto di riabilitazione ospedaliera intensiva per ortopedici e neurologici.
Lo scorso anno d’intesa con ASUR/AV1, il Santo Stefano ha esteso il contratto di locazione per un’ulteriore area in disuso. È qui che, dopo un intervento di ristrutturazione che si è concluso in questi giorni, sono stati allestiti i nuovi 10 posti letto.
“Noi continuiamo ad investire in sanità”, ha detto il presidente della Regine Marche Luca Ceriscioli nel corso della cerimonia di inaugurazione. “In questo caso un bell’intervento grazie ad una collaborazione tra pubblico e privato che serve a dare sempre più servizi ai cittadini. Chi viene qui trova una struttura privata convenzionata: per il cittadino è come andare in una struttura pubblica con un ambiente di grande qualità e professionisti. Non solo si amplia la gamma dell’offerta e aumentano i posti a disposizione ma, per esempio sulle visite specialistiche, arriva l’urologia con tanto di ecografo che fino a ieri non c’era. Stiamo lavorando per una sanità del territorio sempre più presente e in grado di offrire quella gamma di servizi necessaria per tenere i cittadini vicino a casa dove è possibile. Si concentrano invece le alte specialità che hanno bisogno di numeri più alti per poter funzionare e per dare risposte nelle emergenze. In ogni caso si tratta di servizi di alta qualità a disposizione di tutti i cittadini marchigiani”.
“L’attivazione di questi servizi ci consentirà di integrare e potenziare l’offerta di salute sul territorio, anche grazie all’introduzione di nuove specialità ambulatoriali”, ha aggiunto l’AD Santo Stefano Enrico Brizioli. “La nostra mission è quella di operare come partner del servizio sanitario pubblico, come sta accadendo anche qui a Cagli, dove il percorso intrapreso da anni è un esempio di integrazione e complementarietà”.
Marche Nord firmato il protocollo d’intesa tra Regione Marche e Comune di Fano sull’assetto delle strutture ospedaliere dopo la realizzazione del nuovo ospedale
Il Santa Croce resterà presidio aperto h 24 dell'azienda ospedaliera Marche Nord con il mantenimento della chirurgia d’urgenza h 24 e del pronto soccorso con il trattamento di tutti i codici e 80 nuovi posti letto sociosanitari. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e il sindaco di Fano Massimo Seri hanno firmato il protocollo d’intesa tra la Regione e Comune sull’assetto delle strutture ospedaliere dopo la realizzazione del nuovo ospedale. “Un'intesa importante per la città di Fano e per il territorio provinciale – spiega il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli - Un accordo che permetterà ai fanesi di poter avere servizi di qualità vicino casa, giorno e notte, e poter usufruire di prestazioni di alta complessità con la nuova struttura pubblica e quella privata che opererà senza incrementare la spesa né ridurre la quota destinata alla sanità pubblica. Questa intesa costituisce un impegno importante da parte della Regione in termini di risorse e investimenti che ricadranno sulla città nei prossimi anni. Posti di lavoro, miglioramenti in termini di viabilità per la città e migliore qualità dei servizi sanitari pubblici”. Un risultato “storico impensabile al momento dell’insediamento - aggiunge il sindaco di Fano Massimo Seri - tenuto conto della situazione di partenza che prevedeva il nuovo sito per la realizzazione del nuovo ospedale a Pesaro con la chiusura del Santa Croce. Un obiettivo raggiunto unitamente alla creazione di una Rsa di cui la città di Fano necessitava, portando a termine il progetto Cives con la creazione della piscina e l’avvio dell’housing sociale in una lottizzazione bloccata da anni. Con questa firma si avvia un percorso di investimenti ingenti sulle infrastrutture viarie che miglioreranno la qualità della vita dei fanesi. Un’operazione che concorre alla creazione di numerosi posti di lavoro qualificati a beneficio anche del tessuto economico e delle esigenze della comunità”. Nel documento si precisa che: l’ospedale Santa Croce di Fano continuerà ad essere uno stabilimento dell’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord e a svolgere funzioni sanitarie integrate con la nuova struttura e la restante rete, in grado di erogare attività soprattutto di tipo chirurgico. Verranno erogate prestazioni di specialistica e diagnostica di alto livello. Saranno inseriti in tale struttura il Pronto Soccorso (con accettazione di tutti i codici colore – chirurgia d'urgenza h24), la Postazione dell’emergenza territoriale (Potes), i reparti di Chirurgia, Medicina, Ortopedia, la Terapia Intensiva (rianimazione), Medicina e Chirurgia d'urgenza H24. Presso lo stabilimento si svolgeranno funzioni di stabilizzazione e cura ed eventualmente centralizzazione per le patologie che richiedono specifici interventi, secondo le modalità definite nelle reti cliniche con modello Hub & Spoke in coerenza con il DM 70/2015. Saranno inserite attività chirurgiche specialistiche programmate (breast unit). Sarà previsto il servizio dialisi e sarà organizzato anche un DH oncologico in quanto presente il servizio di anestesia a tutela e garanzia di eventuali complicanze. Nell’Ospedale saranno garantite attività di diagnostica per immagini (TAC, RMN, RX, Ecografia ecc,) a supporto del Pronto Soccorso per i pazienti interni e esterni, la specialistica ambulatoriale compresa la chirurgia ambulatoriale e il Day Surgery e la diagnostica di laboratorio nelle modalità previste dalla specifica rete. Saranno presenti anche Lungodegenza post-acuzie e Riabilitazione. Il protocollo inoltre impegna la Regione a istituire presso il territorio del Comune di Fano, in deroga al piano del fabbisogno approvato con delibera della Giunta Regionale (n.1105/2017), 80 nuovi posti letto a destinazione socio sanitaria, in particolare 40 di Rsa, 20 di cure intermedie e 20 posti R.P. demenze. Per quanto riguarda il territorio, la Regione si impegna a ricercare adeguate soluzioni funzionali e finanziarie con Anas, Società Autostrade e Ministero delle Infrastrutture per la realizzazione di un principale asse viario, ritenuto indispensabile dalla città di Fano, alternativo alla statale Adriatica che colleghi i sistemi urbani di Pesaro e Fano, agevolando anche il nuovo collegamento con il nuovo ospedale unico previsto in località Muraglia. 20 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e Coesione regionale vengono messi a disposizione dalla Regione al Comune di Fano per favorire, in tempi brevi, il miglioramento della viabilità esistente e confermare quanto previsto nella convenzione sottoscritta tra società Autostrade, Regione Marche, Provincia di Pesaro Urbino e Comune di Fano circa le risorse stabilite per migliorare la viabilità.